giovedì 30 dicembre 2010

Alla fine di tutto

Dunque c'era questa donna e stava su un aereo, doveva incontrare il suo fidanzato. Stava volando là in alto, sopra il più grande oceano del pianeta. Era seduta accanto a questo uomo con cui aveva cercato di avviare qualche chiacchiera, ma l'unica cosa che gli aveva veramente sentito dire è stato ordinare il suo Bloody Mary.

Lei era seduta lì, tutta immersa nella lettura di questo articolo di una rivista in cui si parlava di un paese del terzo mondo di cui non sapeva nemmeno pronunciare il nome. Si sentiva molto annoiata e depressa.

Poi all'improvviso c'è stato questo enorme rumore e uno dei motori si è spento e hanno iniziato a cadere da trentamila piedi, ed i piloti dal microfono dicevano: "Ci dispiace, ci dispiace, oh mio dio ... Ci dispiace!! " e chiedevano scusa.

Allora lei guarda l'uomo e dice: "Dove stiamo andando?" e lui la guarda e risponde: "Stiamo andando a una festa. E 'una festa di compleanno. È la tua festa di compleanno. Buon compleanno tesoro. Noi ti amiamo tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tanto, tantissimo "

E poi inizia a canticchiare questo motivetto, che è di tipo così:. 1, 2, 1, 2, 3


Ecco, a volte penso proprio che siamo tutti un poco in quella situazione là. Si va giù, sempre giù.. ma se davvero non ci si può fare nulla tanto vale festeggiare, no? E allora BUON 2011 !!!!

domenica 21 novembre 2010

Diversamente Intelligente

Ho sempre avuto una stima altissima di me medesimo. Giusto per dare un’idea, se mi trovassi all’interno di uno stadio con 80000 spettatori ho la certezza di essere uno dei tre col Q.I. più alto.

Qualcuno potrebbe confonderla con arroganza o peggio per megalomania. Io ho sempre preferito definirla “coscienza dei propri mezzi”.

Una coscienza questa che si manifestò in tutta la sua portata per la prima volta in seconda elementare, quando sciorinai in un amen l’insidiosa tabellina del 7 (ricca di numeri dispari) ad una maestra dall’espressione quasi estatica, impressionata da una tale dimostrazione di forza delle mie qualità intellettive.

Da lì la mia vita è stata costellata da una straordinaria, continua, sequela di conferme: come aver superato al primo colpo l’esame di guida o il ricordare con semplicità che il senso per svitare il tappo di un vasetto è quello antiorario.

Per questo ho sempre ritenuto che sottopormi ad un test che confermasse la mia super-intelligenza, fosse superfluo. Senza contare che la certificazione di tale superiorità nei confronti del 99% del genere umano sarebbe potuta sembrare a qualcuno un tantinello di cattivo gusto.

Questo fino a ieri, quando alla fine di una giornatina piuttosto pienotta, rimbalzando qua e là su internet sono capitato su questo sito NIENTEANSIA. Del fatto perché sia arrivato là sopra non è affar vostro, vorrei piuttosto focalizzare l'attenzione sul preteso test d’intelligenza: 33 domande a cui rispondere in 15 minuti. Prima di partire una nota introduttiva precisa che il test non misura l’intelligenza globale ma si limita a misurare il Q.I. relativamente a “prontezza mentale” e le “capacità logiche”.

Certo della mia intelligenza globale, ero sicuro che avrei avuto almeno una conferma parziale alle mie suddette capacità globali.

Invece no: 60. Ho totalizzato un cazzo di 60 di punteggio finale!!! Praticamente il test mi ha collocato appena sopra a Gasparri ma decisamente meno di un’ameba afflitta da forte ritardo mentale.

Ci sono rimasto piuttosto male, tecnicamente non ci ho proprio dormito.

Poi questa mattina, a mente fredda, ci ho riflettuto meglio e mi sono dato l’unica spiegazione logica possibile: mentre rispondevo al test avevo il sole negli occhi e mi sono leggermente distratto.

Ora, se ora voleste cimentarvi pure voi raccomando solo due robe: concentrazione e di verificare che il sole non sia ancora tramontato. Quindi, in caso di difficoltà distogliere lo sguardo dal monitor e accecarsi. Come scusa è validissima.

giovedì 11 novembre 2010

E perchè Biagio sarebbe meglio di Silvio?

Le riviste di genere (intendo rivolte ad un sesso piuttosto che all’altro) rappresentano mediamente l’ultimo gradino della già piuttosto infima scala giornalistica.
Se poi si atteggiano con pretenziose prese di posizione politico culturali (magari affidando qualche fondo al saggista cippa-lippa di turno) allora sbracano del tutto e rappresentano il vero scantinato dell’informazione.

Penso a riviste come VANITY FAIR, tipo la scorsa settimana si presentava così: foto di Biagio Antonacci nudo con LP davanti al pisello. Intellettualmente ricordava le copertine dell’espresso e panorama di 15 anni fa: dove la foto a commento di un titolo sulla fame nel mondo era una modella nuda con un piatto di pasta davanti alla passera. Provocatorissima..

Il peggio uno pensa possa essere finito lì. Invece no. Sono i lanci dei titoli, gli argomenti. Si passa dal dramma ceceno, seguito dalla moda supersexy, il diario della Carfagna da N.Y, fino alla grande musica(?): i nuovi dischi di Litfiba e Zucchero. Per il cinema i 60 anni di Verdone e per la letteratura intervista quella che ha scritto Harry Potter.

Gran finale naturalmente riservato alla politica: una serie di salaci corsivi radical-chic dell’auto referenziale trio Lerner-Mentana-Bignardi su Berlusconi e le sue mignotte.

Ma come cazzo ti permetti VANITY FAIR?!??

Tu che con una copertina simile ti dai ovviamente come target le donnette allupate di ritorno e oggettivamente fessacchiotte che sono il pubblico di quello che senza una briciola di ironia si ritiene un cantautore!! Beh, tu VANITY FAIR ?!? Tu, ti atteggi alla testata sdegnata dai bunga-bunga party? Mavaffanculova !!!

mercoledì 10 novembre 2010

Il diritto di scegliere


Nel nostro ameno paesello puoi far passare quasi tutto per TV: tette e culi di tutte le fogge e taglie, reportage di guerra, plastici di delitti famigliari, interviste a terroristi o presunti ex .

La morte insomma è si sdoganata ma solo se violenta. Meglio quando è accompagnata da risvolti pruriginosi.

Il discorso però si capovolge se questa risultasse frutto di una, seppur soffertissima, scelta consapevole. Allora no.

E' il caso dello spot supportato dal partito radicale in cui si rivendica il diritto alla legalizzazione dell’eutanasia. Nessuno, a parte un gruppo di piccole TV locali della Lombardia, è disposto mandarlo in onda.

Poi ti dicono che lo stato del vaticano è meno di 2 km quadrati…

lunedì 8 novembre 2010

Dove ci eravamo lasciati?

la crisi che prima non c’era

poi c’è stata, ma sempre meno che Spagna e Grecia.

mandanti occulti e vittime innocenti,

missioni di pace e guerra al terrore

l’ampolla del Po e la trota che lo risale

puttane nigeriane sui viali no

escort ragazzine a palazzo si

fiumi di fango in veneto

fiumi di coca ovunque

Stragi del sabato sera, che sofferenza!

ma se muori di martedì in fabbrica, pazienza

terzigno con la nuova immondizia

terzo polo e la vecchia immondizia

Ultras allo stadio, ultras in TV

Tessera del tifoso come quella del giornalista

digitale terrestre o SKY “liberi di”, la grande libertà dell’informazione

Cosa Nostra a Casa Vostra

Leggi ad personam e leggi porcata

Professionisti della politica

E dilettanti dell’etica

Poi Fini che è contro Berlusconi che è contro Bersani che è contro Vendola che è contro Casini che è contro Di Pietro che è contro Bossi che è contro Fini..

Parole parole che sono rumore
parole parole che sono rumore, rumore...
Silenzio.

Già, è quello che ho fatto per due settimane, non che avessi di meglio da fare ma arriva un limite per tutti e io mi ero stancato di scrivere sempre le stesse cazzate.

Poi, mi è venuta questa specie di rutto esistenziale, ed ora che ho digerito, posso ricominciare come prima.

Anche perché ho 39 anni e oltre a non averne voglia non saprei nemmeno cambiare.

venerdì 22 ottobre 2010

The Faunal Countdown

Non capita spesso di imbattersi in un gorilla nella sala d’aspetto di una banca o una tigre accovacciata nel cortile di un palazzo rinascimentale.

No, in effetti incontri simili al momento mi risulta siano possibili solo a Ferrara. Si tratta della mostra-evento THE FAUNAL COUNTDOWN: una serie di installazioni apparse in vari luoghi del centro storico con protagoniste numerose sculture a grandezza naturale di animali a rischio estinzione: balenottere, rinoceronti, elefanti fino ai coccodrilli, materia prima ambitissima di scarpe e borsette.

Stefano Bombardieri è l’ideatore di questa sorta di safari dove la città diventa scenario e le piazze ed i palazzi storici l’insolito habitat di queste vittime dell’homo-sapiens.

Sculture sui cui corpi giganteggiano tristi countdown a led recanti il numero di esemplari di quella specie rimasti in vita.

martedì 19 ottobre 2010

Oral troubles

Una nuova, terribile minaccia si sta abbattendo sulla razza umana. L’associazione britannica “Cancer Research UK” ha recentemente diffuso dati allarmanti circa la proliferazione del cancro orale. Una malattia che ha ucciso nell’ultimo anno 1800 persone solo in quel paese!

La novità è che avrebbero individuato tra le cause scatenanti non vi sia solo il fumo ma anche il papilloma virus, che si trasmette per via sessuale e che normalmente si annida nell’utero.

Come questo possa essere causa scatenante di un cancro nella cavità orale credo possiate esserci arrivati senza doversi addentrare i superflui dettagli medici.

Una malattia che ha quindi per vittime principali gli uomini, più una certa dose di donne dalle vedute più larghe della media.

Per correre ai ripari e sensibilizzare la popolazione circa i rischi la sempre autorevole BBC è stata incaricata di realizzare un documentario sul delicato argomento affidando all’attrice Jaime Winstone la presentazione dello stesso.

In attesa che il Cardinal Bagnasco si esprima a riguardo,

spero che il nostro ministero della salute non sottovaluti questa minaccia e si attivi presto per far passare l’importante documentario sulle principali reti generaliste.

lunedì 11 ottobre 2010

se hai visto CHI L'HA VISTO

Non seguo più di tanto la cronaca. Men che meno la nera. Leggere di Tizio che ha ammazzato Caio, di come sia avvenuto e cosa l’abbia spinto non mi ha mai interessato, tanto meno quindi avverto l’esigenza di scriverci sopra.

Il caso della quindicenne uccisa e violentata (tutti i TG hanno rimarcato che quello fosse l’ordine degli eventi) dallo zio non fa eccezione perché come la quasi totalità dei fatti di sangue non ti permette distinguo o prese di posizione che possano essere spunto di una benché minima discussione. Fan più chiacchiera da ascensore.

- “hai sentito di quella povera ragazza?”

- “eh si, poveretta.. che schifo, lo zio non merita nulla”. Punto.

Già, punto.. che mai si può aggiungere?!??

Ma su quanto accaduto nella trasmissione “Chi l’ha visto?” e su come sia stato gestito il collegamento con la famiglia della ragazza, con l’ annuncio della morte e dell’arresto dello zio in diretta è tutta un’altra faccenda.

Il sacrosanto diritto di cronaca, sempre invocato e spesso travalicato non centrava niente con lo spettacolo che si è consumato la scorsa settimana. La lettura delle notizie di agenzia che si susseguivano, i primi piani insistiti sul volti più basiti ancor prima che sconvolti non hanno giustificazione alcuna.

Come il sentire la Sciarelli rivolgersi a quella madre chiedendo se volesse interrompere il collegamento o continuare, un gesto da liquidare come demenziale se non fosse stato per la tragicità del momento.

venerdì 8 ottobre 2010

To bring you my love

I was born in the desert
I been down for years
Jesus, come closer
I think my time is near...


L’ho incontrata per la prima volta una sera di febbraio del 1995. Non è stato un caso, quella sera al VOX ero lì per lei. La sua musica, scura come la notte, era una somma di grunge, punk e blues. L’avevo scoperta l’autunno prima, mi era entrata in testa e lì era rimasta.

Poi quella ragazzina con un trucco eccessivo, che avanzava incerta su tacchi troppo alti per risultare sexy quando salì sul palco si portò via anche la mia anima.

Al primo riff della sua Stratocaster si trasformò per sempre nella creatura più bella che si potesse desiderare.

Un giorno lessi che Nick Cave disse di lei che era la donna con le mani più fredde e le labbra più calde che avesse conosciuto. Beh, anche se non ho mai avuto modo di verificarlo non trovo definizione migliore per descrivere la sensazione che provo ogni volta nell’ascoltarla.

PJ Harvey, la Donna che merita più di chiunque che sia scritto con la maiuscola, oggi, parafrasando nanni moretti, è divenuta una splendida quarantenne.


giovedì 7 ottobre 2010

Coming out

Tiziano Ferro, alla fine di un lungo percorso interiore, ha scoperto che quello che si diceva da sempre su di lui era vero.


martedì 5 ottobre 2010

Pressapochismi

Lancio di statuine del duomo in scala, pistole che s’inceppano..

Gli attentati che ultimamente hanno avuto per oggetto grandi statisti o giornalisti scomodi denotano che la macchina del terrore alimentata dai vari Travaglio, Grillo e Di Pietro fa proseliti più tra personaggi alla Paperoga piuttosto che avvicinarsi ai livelli del terrorismo internazionale.

Meglio così. Ma sia chiaro: è frutto della tipica improvvisazione italiana…

lunedì 4 ottobre 2010

Fly down, live well..

Mantra per bloggers (per tutti i bloggers):

You’re not deep

You’re not an intellectual

You’re not an artist

You’re not critic

You’re not a poet

You just have a internet access..

venerdì 1 ottobre 2010

Cover dalla cameretta

Io ho una mia idea sulle cover: vengono meglio se l’originale non sia stato propriamente un successo planetario. Si perché altrimenti tu ci puoi mettere tutta la creatività ed il talento di questo mondo ma il confronto lo perdi. A tutti, dopo poche note, scatta il paragone e non c'è più partita

Questo lo pensavo fino a ieri perché i Pomplamoose mi hanno insinuato quantomeno il dubbio che si possa regalare una seconda vita indipendente anche a pezzoni che sembrerebbero inattaccabili.

I Pomplamoose sono un duo statunitense formato dal polistrumentista Jack Conte e dalla cantante/bassista Nataly Dawn. Il loro lavoro? Frullare e riassemblare in chiave elettro-jazz più o meno tutto quello che gli passa sotto al naso. Da Lady Gaga a Beyonce, dagli earth wind & fire a Edith Piaf. Il risultato è davvero buono anche perché rimane solo la struttura degli originali, tanto che nella maggior parte dei casi questo si rivela un valore aggiunto.

Sono anche un esempio estremo di autarchia alla faccia delle major: per sala di registrazione usano quella da pranzo, si girano in proprio i video e la vendita dei pezzi avviene solo su internet dove per altro la maggior parte delle loro versioni è scaricabile gratis legalmente dal loro sito.

Per presentarli ho scelto Beat It dello schiarito e trapassato Michael Jackson, buon ascolto...

mercoledì 29 settembre 2010

Davanti alla morte NON siamo tutti uguali

Buongiorno a tutti, la parola che vorrei porre alla vostra attenzione oggi è IPOCRITA. Con questo termine si definisce la persona che afferma una determinata idea e poi si comporta in maniera contraddittoria rispetto ad essa. La definizione l’ho presa da wikipedia e mi sembra piuttosto appropriata. Magari qualcuno però, per comprendere appieno il suo significato e non farne un uso sbagliato, avrebbe bisogno di una frase di senso compiuto. Quello è semplice:

E' IPOCRITA chi abbia fatto girare mail, petizioni, appelli o abbia partecipato a veglie contro la condanna a morte (al momento sospesa) della donna iraniana Sakineh, colpevole dell’omicidio del marito e non abbia detto o fatto un beato cazzo contro l’esecuzione avvenuta una settimana fa di Teresa Lewis, una disabile mentale giustiziata in Virginia nel silenzio indifferente dei più. Perché se ne è andata così Teresa Lewis, con una iniezione letale, dopo un’agonia durata tredici lunghi, “cortissimi” minuti.

A tutti i mobilitati per la povera donna iraniana e che si sono scordati della seconda voglio ricordare che la pena di morte è uguale ovunque dal momento che si prefigge il medesimo scopo. IPOCRITI con la coscienza a corrente alternata..

martedì 28 settembre 2010

Omini verdi cercasi, no perditempo

Questa mi era sfuggita. Trattasi di notizia-bomba ignorata inspiegabilmente dalla maggior parte dei media e risalente a qualche mesetto fa. Protagonista l’euro-parlamentare Mario Borghezio che molti detrattori superficiali associano solamente alle sue iniziative piuttosto radicali tese al contingentamento dell’immigrazione clandestina nella verde Padania.
Borghezio però, pur diffidando del neghèr medio, si dimostra di tutt’altra pasta quando si parla di scambi culturali con altri mondi.
E’ infatti il primo firmatario di una mozione tesa a che gli stati membri della UE tolgano il segreto sui contatti con UFO. Il buon Mario denuncia quella che a tutti gli effetti è “una chiara volontà politica tesa ad oscurare gli avvistamenti di dischi volanti", una congiura del silenzio che coinvolgerebbe "Stati Uniti, Russia, Nato e le nostre stesse autorità militari".
Da qui l’impegno di Borghezio per “la realizzazione di un Osservatorio europeo sugli UFO”.
Meglio se con fondi europei, meglissimo se fatto in zona Lombardia...

venerdì 24 settembre 2010

(s)profondo italiano

La differenza, l’unica forse che sia davvero rimasta al giorno d’oggi, è tra chi pensa e chi preferisce non farlo.

Chi vuole ma lo fa ricorrendo ad ideologie vecchie di due secoli.. beh, semplicemente non può riuscirci perché non sono più quelli gli strumenti giusti.

In questo Beppe Grillo ha ragione, perchè dice che oggi non è più una battaglia tra ideologie ma di idee.

E parlando di idee, qualunque fosse il vostro punto di partenza, di destra o di sinistra, nemmeno quello ha più importanza. Non più.

E non ha neppure alcun senso invocare il leader della svolta, perché questi qua non sono nemmeno in grado di concepirla, figuriamoci compierla.

martedì 21 settembre 2010

Blog Fest

Ammettiamolo, in Italia ci piace premiare. Inteso non solo come vincite al super enalotto (io, per la cronaca, ne ho già fatte quattro e tutte plurimilionarie) ma più che altro a livello di attestati.

Lauree Ad Honorem a semi-analfabeti, medaglie al valore a chi è morto per difendere valori più o meno condivisi, Telegatti che incornano la Tv di qualità, insomma è tutto un celebrare qualcosa o qualcuno.

Nel paese dei premi non poteva mancare un Blog Contest. Ci ha pensato macchia nera che da qualche anno ha creato i MBA, ovvero i Macchianera Blog Awards.

Le nomination sono state raccolte attraverso le preferenze degli internauti stessi, sia apre ora la fase di voto vera e propria che determinerà i vincitori 2010 nelle varie categorie.

Appioppo qua il LINK dove potrete effettuare le vostre votazioni che mi auguro numerose. Oh, magari girate a vostra volta ai vostri conoscenti, più saranno i votanti e più acquisterà di valore il riconoscimento, ovvio.

Scrivo tutto ciò perché giudico l’iniziativa sostanzialmente meritevole e senza secondi fini anche se avrei incoronato come miglior blog 2010 i pensieri cannibali di Marco Goi. E poi tante e tante segnalazioni per i vari Rospi con bocche larghe, Grace e la sua Valgina, le (apparentemente) compassate analisi di Saverio, la meravigliosa cattiveria del ragno velenoso o i pensieri multilingue di Daisy.

Ma non si poteva avere tutto e i Macchianera daranno comunque un’ottima foto della blogosfera italiana.


lunedì 20 settembre 2010

In difesa della musica d'autore

Andrea Vantini si è incazzato e ha fatto partire una raffica di querele: destinatari Sabina Guzzanti e niente meno che la tv inglese BBC (!).

Essendo la querela lo sport più amato degli italiani assieme al calcio, non farebbe propriamente notizia ma viste le modalità e soprattutto chi sia Vantini la segnalazione la trovavo d-o-v-e-r-o-s-a.

Andrea Vantini è l’autore di A Silvio, l’inno del PDL noto ai più come meno male che Silvio c’è.

Le querele sono nate perché pare proprio che Andrea non abbia preso bene che la sua opera intellettuale sia stata utilizzata dalla Guzzanti all’interno del suo DRAQUILA senza il suo benestare, chanson ripresa anche dalla tv britannica per un documentario intitolato The Berlusconi Show, giustamente ignorato da tutti i media italiani. Che strano..

Io non aggiungo nulla se non mettere il video originale e solidarizzare col Valentini. Anche perché sia chiaro, io soldi per sostenere una querela non ne ho.

domenica 19 settembre 2010

Her Morning elegance

In questi giorni su La7gira un promo che annuncia la ripresa di EXIT, il programma di approfondimento di Ilaria D’amico. Oltre che essere ben fatto, aveva qualcosa di famigliare ma ci ho messo un paio di giorni ad aprire la scatola della memoria giusta. Si tratta del video del musicista israeliano Oren Lavie per la meravigliosa anche se non propriamente conosciutissima HER MORNING ELEGANCE. Melodia incantevole, la più adatta a descrivere chi si ha accanto al risveglio una domenica mattina..

venerdì 17 settembre 2010

Quando una testa è più EMPTY della panza

In quasi tutti i blog di questa piattaforma, c’è un siparietto (io l’ho messo qua di fianco sulla destra) in cui appaiono i lettori fissi.
In realtà è più una lista ipotetica che reale, si tratta più che altro di blogger con cui ci si scambia il link per aumentare la reciproca visibilità.

A mio avviso è una funzione che ha una sua logica solo quando sia contestualizzata e ci sia una sorta di nesso tra i due, altrimenti perde di senso.

E’ per questo che quando qualcuno si aggiunge alla FABBRICA io una letta al profilo e al suo blog cerco di farla sempre.

Ad inizio agosto mi si era aggiunta una certa Empty.
Cliccando per avere acceso al suo blog già si partiva malissimo: “Avvertenza sul contenuto Alcuni lettori di questo blog hanno contattato Google poiché ritengono che il contenuto del blog sia opinabile e bla.. bla.. bla "


Ho pensato, ecco la solita produttrice di raccontini erotici pecorecci. Un genere inspiegabilmente in voga, con molti più scrittori che lettori ma tant’è,pazienza. Mi sbagliavo.


Empty nei 94 farneticanti post fin qui pubblicati celebra il successo dell’anoressia su se stessa. Con tanto di note di autocompiacimento alla perdita di ogni kg, consigli su come assumere sempre meno calorie, come vomitare e altre follie prive di ogni senso.

In tutta sincerità, le puttanate che scrive sono tali che ho più di un sospetto che si tratti di pura fantasia. Forse solo uno squallido tentativo per sensazionalizzare qualcosa che altrimenti nessuno si prenderebbe la briga di leggere. Sintetizzando: ‘na mmerda, insomma.


Oh, naturalmente prima che scriverlo qua mi sono preso la briga di scriverlo di là in casa sua, sul suo blog intendo. Ma lei non l’ha presa affatto bene, invitandomi prima a non leggerla più poi mandandomi direttamente a quel paese rivendicando libertà di pensiero e di scrittura e altre amenità.

Concetti tutti sacrosanti e legittimi ma credo nati per difendere qualcosa di diverso dalle sue malate e pericolose apologie.


Perché vuota-Empty, se bisogna garantire la libertà di pensiero, comprese le più deliranti stronzate come le tue… ne deve esistere una altrettanto legittima a contestarle in ogni luogo.

sabato 11 settembre 2010

Alla ricerca dell'AMORE PERDUTO

Scrivono spesso che il brit pop è morto. Ma non ci devi credere. Forse se lo si vuole intendere come gigantesco fenomeno di massa legato più a mode che alle note suonate. Ma non è la verità e soprattutto: il brit-pop è vivo e lotta ancora insieme a noi!

Anche se, ultimamente, a fare il disco che più riprende quelle sonorità (alla fine young cannibals per intenderci) è una band australiana. Si chiamano TEMPER TRAP. E il primo singolo “Sweet Disposition” è stato un successo pressoché planetario. Ora ci riprovano con "Love lost" e un video che non si può non amare.

venerdì 10 settembre 2010

Burn before reading

C’è questo prete americano che impazza sulle prime pagine di tutto il mondo perché in questi giorni ha pensato di celebrare il nono anniversario dell’attacco alle torri in modo originale, con un bel falò. Materia usata come combustibile: duecento copie del corano.

La reazione in USA e in tutto l’occidente è più o meno riassumibile così. “Oh cazzo! cazzo!! cazzo!!!”.

Pare che lo stesso Obama abbia telefonato al tipo per evitare che la provocazione ferisca la suscettibilità delle comunità islamiche, dando così la scusa per ritorsioni su cittadini americani in giro per il mondo. Una situazione, si è arrivato a ipotizzare, ancora peggiore della diffusione delle foto delle torture di Abu-Grahib.

Non so, io resto perplesso. Per i miei canoni organizzare un attentato perché un pirla brucia dei libri “sacri” mi pare un tantinello esagerato. Naturalmente mi manca del tutto il concetto del sacro, per cui sono io quello limitato.

Ma è in casi come questo che si apprezzano particolarmente simili mancanze...

mercoledì 8 settembre 2010

"Scusi se non le stringo la mano.."

I dogmi imposti dalle religioni non sempre sono privi di senso o di valenza pratica. Per esempio mi ricordo di aver letto da qualche che i musulmani sono tenuti a mangiare sempre e comunque con la mano destra perché la sinistra è riservata alla pulizia personale: sgrullarsi l’uccello, culo e altre robe così.

Ora, non mi risulta esistano precetti simili per i cristiani, giusto? Giusto.

Dai qui il mio fondato allarme, perché dati alla mano (e i miei dati sono sempre affidabilissimi) è risaputo che non più di un 30% degli uomini, usciti dal cesso di un autogrill si lava le mani.

Eppure è gratis cristodidio, ve lo giuro!!

E se la tipa fuori ti chiede la mancetta è a prescindere dal fatto che tu le abbia lavate o meno. Per cui mi chiedo, cos’è che spinge la maggioranza degli avventori a rinunziare quei 12” di pulizia? Improrogabili impegni? Non crede nel valore aggiunto del sapone? Boh, questo non è dato saperlo al momento.

Ma pensate ora a quante mani avete stretto in vita vostra... Ecco perchè ritengo ci sia da confidare in una veloce islamizzazione dell’europa. Almeno in zona autogrill..

martedì 7 settembre 2010

La moglie, la suocera ed il cognato

Filippo Facci è uno con la polemica facile e una faccia da schiaffi di rara portata. Però talvolta ci azzecca come pochi. Come riguardo al tormentone estivo di Fini, eletto molto frettolosamente e inspiegabilmente (anche da un certo elettorato di sinistra) a baluardo della democrazia.
Oggi non faccio altro che copia-incollare il Facci-pensiero e sottoscrivere in pieno.

Ehi Gianfranco, diciamo a te, e ti tocca pure di ascoltarci, perché vedi, noi siamo quelli che in buona parte potevano pure darti ragione, siamo quelli che potevano anche riconoscere che i problemi da te sollevati erano comunque fondati, anzi, che lo sono; noi siamo quelli che ancora ce la meniamo col partito populista e con la legalità e coi temi etici e che insomma riconosciamo che sì, Italo dice bene, non è mica tanto civile questo trattamento-Boffo che i giornali della destra (anche Libero, certo) ti stanno scaricando addosso in quest’estate mediocre. Siamo noi, Gianfranco: quelli che tutto sommato dell’appartamento a Montecarlo non ce ne frega niente, ma ecco, della suocera sì, perdio, perché è lei che ci ha ucciso, è lei – più del cognato spacconcello – ad averci afflitto e fatto venir voglia soltanto di un bel bagno al mare, a questo punto. E a noi, che ti difendiamo da mesi, adesso ci lascerai tranquillamente sfogare: quindi siediti e ascolta.

Hai 58 anni, diosanto, sei un leader, sei la terza carica dello Stato, parli di governare il Paese, di modernizzarlo, di fare partiti, hai fatto traghettamenti e percorsi mica da ridere, sei pure ex fascista, in teoria uno di polso, uno senza fronzoli e che portava il bracciale da borgataro: e però adesso sei lì, in vacanza con la suocera, sei lì, appiccicato a un’immagine di parentame invadente che affolla la tua station-wagon, l’immagine di un presidente della Camera incapace di prendere a calci nel culo un ragazzetto supponente con la Porsche metallizzata e il gilet Fay, l’immagine di un maritino curvo e soggiogato da una famiglia che da 15 anni mette a rendita le prebende dei fidanzati di Elisabetta, aurea come i suoi capelli tinti: una che non aveva neppure – di suo – le schedine dell’Enalotto.

Aspetta a replicare, Gianfranco, non parlarci di verità: non vuoi capire che non è quella a contare, non sono le indagini o le rogatorie o l’understatement, non è la realtà: è la sua rappresentazione mediatica, è il teatro che abbiamo e che forse ci meritiamo. Ed è un proscenio che ha le sue regole, col pubblico che perdona e applaude ogni familismo perché perdona e applaude se stesso: ma non è mai disposto – mai – a scendere sotto un proprio e indecente livello. È un Paese in cui persino Ugo Fantozzi comanda a casa propria e maltratta la sua Pina, un Paese in cui l’italiano medio, oggigiorno, sembra contare più di te: ed è colui che non ti perdonerà.
E dire che tu non sei Fantozzi, non sei l’italiano medio, non sei neanche un Gaucci che incontra la ragazzina e allora ne ricompensa l’intero albero genealogico. Sei un leader di 58 anni che ripetiamo, è il presidente della Camera: e però adesso sembra quasi che ti inabissi nel Tirreno per sfuggire ai piccoli mastellismi cui hai ceduto, le pressioni sui dirigenti Rai cui ti sei abbassato, e l’appartamento, e la società della suocera, e le società off-shore, soprattutto l’arroganza di un cognatino che andava appeso al muro, altro che «disappunto». Andava preso e smontato, dando fuoco alle istruzioni.

Ora che succederà? Ci riparlerai di laicità e legalità, ora che il Paese attende soprattutto spiegazioni sulla suocera? Tutto può essere, in questo Paese cattolico in cui s’avanzano prove tecniche di calvinismo. Uno che è difeso da Repubblica però ha il destino che avrà. La stampa sta facendo la sua parte, la loro campagna ha sfondato. La tua compagna, pure.

lunedì 6 settembre 2010

Per chi suona il campanello

Poi passo per fissato ma non è assolutamente così. Non credo almeno.

Fatto sta che a distanza di poche settimane mi ritrovo qua a scrivere dei TUNNG.

Il motivo è semplice, è uscito il disco nuovo ma soprattutto un singolo e un video che lo accompagna che è un capolavoro di humour nero. Almeno per me…

venerdì 3 settembre 2010

Dai Marrazzo, lascia perdere il convento..

Nell’epoca degli scandali usa-e-getta, cessato il polverone iniziale, quasi mai si sa come sia andata a finire. E’ il caso di Piero Marrazzo, a oltre un anno dalle dimissioni, dopo mesi e mesi d’indagini ho letto in un trafiletto di un quotidiano che non gli è stato contestato alcun reato. E allora mi chiedo: se non c’è reato perché ha dovuto dimettersi? Perché era “ricattabile”, si disse..

Ma solo in paesi profondamente ipocriti come il nostro i comportamenti che non comportano reati sono così pesantemente ricattabili. Del resto siamo gli inventori della doppia morale: fai quello che ti pare, va bene tutto fino a quando non ti si scopre! Droghe, adulterio, evasione fiscale.. tutto è tollerato. Però occhio: se diventa di dominio pubblico non c’è scampo, scatterà implacabile la difesa dei valori (?).

Ma se in una condotta la discriminante non è più la legalità ma la sua pubblicizzazione o meno, se la morale mediatica supera in importanza il rispetto delle leggi.. beh, allora ciao. Siamo a tutti gli effetti il paese delle (non) apparenze.


giovedì 2 settembre 2010

Il fascino discreto dell'amico "Ghedda"

Mettiamolo subito in chiaro: a me Gheddafi piace.

Mi piace perché ha la caratura dello statista di lungo corso, è lì da una quarantina d’anni e nemmeno un attentato subito (fatta eccezione per quando fece incazzare gli USA che gli bombardarono casa e qualche figlio)

E poi mi piace perchè il potere non lo ha affatto logorato, merito indubbiamente del clima caldo della Libia unito ad ampie dosi di botox, certo. Sulla tinta da supermercato con cui si colora i capelli preferirei glissare.

Ma Gheddafi mi piace soprattutto per le gite che si concede di tanto in tanto in Italia.

Tutti i giornali a scrivere fiumi d’inchiostro sulle sue “amazzoni”, le immani stronzate sull’islamizzazione dell’Europa e il valore del corano.

Ecco, Gheddafi sente il corano quanto Silvio è devoto alla bibbia, per cui davvero..piantatela di gridare: al lupo! al lupo! O almeno fatelo per le questioni serie.

Tipo che la Libia col suo 7% è di gran lunga il maggior azionista di quella banda (non banca) di UNICREDIT, Tipo che questo viene a chiedere soldi non solo a noi ma a tutta l’Europa per creare simpatiche strutture nel deserto in cui ”trattenere” chi tenta di fuggire dall’africa per raggiungere le nostre coste.

Tipo quella orrenda pletora di cosiddetti imprenditori, tutti felicemente a 90 al ricevimento in onore del rais e raggianti di fronte alle opportunità di sano “bisnes” che il Ghedda può offrire loro.

Nota di ulteriore colore: era presente anche il figlio del colonnello e futuro leader di quella bella terra, il primogenito Pier-Gheddafi..

martedì 31 agosto 2010

La vecchina dei fiori

Come i portici e le torri è parte integrante dell’arredo urbano cittadino. La nonnina dei fiori. Un soggetto decisamente folkloristico che per più di quarant’anni ha girato per le vie del centro, vestita con abiti iper-sgargianti, cappello e guanti lunghi. Il tutto rigorosamente coordinato ai mazzolini di fiori venduti nelle osterie e nei locali. Conosciuta da chiunque, sul suo conto le leggende metropolitane abbondano: la più diffusa riguarda il patrimonio che molti spergiurano ingentissimo. Come talvolta capita, la realtà non supera le fantasie e la vecchietta semplicemente è quello che appare: un’eccentrica, parecchio svalvolata e nulla più.

Ho scoperto oggi, leggendo della sua morte, che si chiamava Sara Maranelli, era nata nel 1926 sull’Appennino, all’inizio della sua attività, negli anni Settanta, raccoglieva da quelle parti i fiori nei prati e nei boschi. Poi scendeva a Bologna in treno dalla stazione di Vergato e durante il viaggio, nello scompartimento, preparava quelle composizioni floreali che poi vendeva nelle vie del centro. Si è spenta ieri in un ospedale della zona. Con lei se ne è andato un bel pezzo della Bologna che fu.

lunedì 30 agosto 2010

le vie del signore sono infinite, purtroppo.

Dedico foto e pensiero del lunedì al MEETING di Comunione e Liberazione concluso ieri a Rimini..

venerdì 27 agosto 2010

il maestro Mimmo Repetto nel giorno dei suoi 100 anni

Tutto quello che non sopporto ha un nome.

Non sopporto i vecchi. La loro bava. Le loro lamentele. La loro aneddotica esasperata e ripetitiva.

La centralità dei loro racconti. Il loro disprezzo verso le generazioni successive.

Ma non sopporto nemmeno le generazioni successive.

Non sopporto i giovani. La loro arroganza. La loro ostentazione di forza e gioventù.

La prosopopea dell’invincibilità eroica dei giovani è patetica.

Non sopporto i bambini che urlano e piangono. E quelli silenziosi mi inquietano, quindi non sopporto neppure loro.

Non sopporto i manager. E non c’è bisogno nemmeno di spiegare il perché. Non sopporto i piccolo borghesi, chiusi a guscio nel loro mondo stronzo. Alla guida della loro vita, la paura. La paura di tutto ciò che non rientra in quel piccolo guscio. E quindi snob, senza conoscere neanche il significato di quella parola.

Non sopporto quelli di ampie vedute, i tolleranti. Sempre corretti, sempre ineccepibili. Li critichi e loro ti ringraziano per la critica. Insomma, mettono in difficoltà perché boicottano la cattiveria.

Ma non sopporto neanche quelli che non ti mettono mai in difficoltà. Sempre ubbidienti e rassicuranti. Fedeli e ruffiani.

Non sopporto i soprannomi, gli indecisi, i convenevoli, la carta da parati, il disordine, le bevande analcoliche, le citofonate inaspettate e le telefonate troppo lunghe, i compagni di scuola che dopo trent’anni ti incontrano e ti chiamano per cognome. Gli svampiti che dicono “di tendenza”, i modaioli che dicono “figata”, certe bellezze che si rivolgono a tutti con “tesoro”.

Non sopporto i superiori che giudicano, gli scrittori seriosi, i cantanti rock attempati con i jeans attillati, i suonatori di bongo, i filosofi di bell’aspetto, le docce con le tende, la musica al ristorante, i neologismi e gli inglesismi, i figli di papà e quelli d’arte, i Lion’s club, i cocainomani, i faziosi e i tifosi, le lampade abbronzanti, le coppie con lei giovane e lui maturo e viceversa, i millantatori, i sottosegretari, i vincenti, i lagnosi, le religioni improvvisate ed i loro seguaci, le installazioni visive, i massoni, il turismo sessuale, gli infermieri con gli zoccoli, le risate registrate, tutti i circensi, le catenine d’oro giallo, i profumi dal tabaccaio, gli avari, i razzisti, gli slang, i nobili e tutti quelli che socializzano con relativa facilità.

Non sopporto niente e nessuno.

Neanche me stesso. Soprattutto me stesso.

giovedì 26 agosto 2010

Pubblicità subliminale

Non so se abbiate colto il sottile gioco di parole a cui sono ricorsi i creativi di questa campagna pubblicitaria apparsa recentemente in Sicilia, terra di pannelli solari e grandi occasioni di risparmio...

mercoledì 25 agosto 2010

i centroSINISTRI

Ieri Veltroni ha sentito questa pulsione irresistibile. C’aveva importanti comunicazioni per le masse. Così ha preso carta e penna e ha scritto agli italiani (a tutti-tutti, eh) e ha chiesto al Corriere della Sera se per favore gliela pubblicavano.

Dal momento che è Agosto hanno acconsentito.

Poi c’è Vendola che invoca primarie per ricevere l’investitura ufficiale, confida di vincerle perché al momento sembra sia il solo a volersi candidare. Del resto, visto il suo curriculum, è l’unico modo che avrebbe per vincere. Che poi non abbia una possibilità che sia una di superare Berlusconi non lo riguarda. Anzi meglio, perché a far l’opposizione non hai responsabilità e puoi criticare a go-go. E magari ti scappa talvolta di far pure bella figura! Dai, una gran bazza diciamocelo.

Come dimenticare poi il portavoce ufficiale di D’Alema, Bersani, che chiede un governo tecnico perché di metterci la faccia quando sei certo di perdere a lui sta proprio sul culo.

E senza contare quelle mezze figurine come la Bindi, Franceschini e simili che sono buoni solo per un passaggio al Tg3, invitati non per par-condicio ma perché fanno oggettivamente pena.

Maccheccazzo. Sono passati otto anni dal discorso di Nanni Moretti a piazza Navona. Non otto mesi, otto anni cristo santissimo!!

E siamo ancora qua dover scegliere se votare delle merde o delle merde-light..

lunedì 23 agosto 2010

Bilancio estivo

Fine agosto. Sono appena rientrato da quelle che, a mio insindacabile giudizio, erano 12 giorni di meritatissime ferie.

Ma non induciamo oltre perchè è giunto il tempo di fare il punto sull'estate che si approssima al termine.

Ovvero i tormentoni/gadget che hanno confermato che la regressione dell’homo sapiens-sapiens verso l’australopiteco è un processo inesorabile e nemmeno tanto lento.

Il mio personalissimo podio delle schifezze estive 2010 è il seguente:

3° posto: il braccialettino Power Balance, quello che promette di aumentare istantaneamente l’equilibrio di chi lo indossi. Più miracoloso di un pezzo della barba di padre pio.

2° posto: quella “uacca” di Shakira e il suo inno scassa cazzi dei mondiali. Credo sia lei la vera responsabile della debacle azzurra, la tracagnotta più sopravalutata del globo terracqueo nel video più che un balletto sembra fare una macumba..

1° posto: Inarrivabile, la t-shirt col faccione di Gianni Agnelli. Questa specie di sindone dei nostri tempi mi capita di vederla in giro sempre più spesso, un vero must per chi ama cavalcare sempre le ultime tendenze. Il prezzo? Un affarone, solo 115 !!!

Anche se non ho mai creduto che una maglietta fosse il posto più giusto per ricordarlo, tutto ciò mi ha fatto rimpiangere l’epoca in cui c'era chi sfoggiava il Che. Paragonata a questa immonda tamarrata quella si che era vera nobiltà...

sabato 7 agosto 2010

Sulla strada per nessun luogo

Sappiamo dove stiamo andando
Ma non sappiamo dove siamo stati
E sappiamo quello che sappiamo
Ma non possiamo dire quello che abbiamo visto


Ah beh, forse si tratta della mia canzone preferita. Di sicuro lo è il video. E poi oggi inizio le ferie per cui mi sento proprio come il tizio del video: costume da mare, salvagente sotto braccio e in cammino sul ciglio della strada. Almeno per le prossime due settimane..

martedì 3 agosto 2010

nuovi guai in BP

Riunione tipo della task-force "risolvi problemi" della nota multinazionale ultimamente al centro di qualche pretestuosa polemica da parte dei soliti ambientalisti rompicoglioni.. (grazie a Faustiko per la segnalazione).

domenica 1 agosto 2010

2 Agosto, ore 10.25

Di quel giorno di 30 anni fa ricordo molto. Ricordo la telefonata di una zia, era infermiera all’ospedale maggiore, ci avvertì lei. Piangeva. Ricordo la Rai che trasmetteva dalla stazione. Tutte quelle macerie, la polvere e un signore con la testa piena di sangue e senza più un braccio che urlava.

E poi ricordo l’inquadratura di quel cartellone cinematografico piegato dall’esplosione “L’IMPERO COLPISCE ANCORA”. In quei giorni chiedevo di continuo ai miei di portarmi a vederlo. Quella vista mi raggelò. Era stato lui, Darth Vader e il suo impero del male a colpire.

Oggi, a trent’anni di distanza, ero davanti a quella stazione a ricordare quel giorno. A ricordare quelle 85 persone che non ci sono più. E a provare disgusto per un governo che per la prima volta non c’era, scegliendo di non mandare alcuno a rappresentarlo.

Un falso impero che colpisce ancora, oggi come trent’anni fa.

giovedì 29 luglio 2010

Ma bella la Mariella!!!

Un miliardo di euro… ma quanti sono? Voglio dire, anche se mi ci metto di buzzo buono, non riesco nemmeno a darmi un’idea di quante robe si possano fare/comprare con un miliardo di euro! Sono cifre che perdono letteralmente di ogni senso.

Oppure no. Tipo per i sig.ri Walter & Giovanni Burani, rispettivamente marito e figliolo della Mariella Fesciòn Grup (la sig.ra con l’aria non propriamente intelligente nella foto) che da ieri sono al gabbio per bancarotta fraudolenta e altre quisquiglie perché in pochi anni hanno generato un debito che si aggira tra i 900 mln e il miliardo suddetto.

La dichiarazione laconica dei due è stata “stavamo cercando di rimediare ad una situazione che ci era nel frattempo sfuggita di mano”.

Può capitare, dai. Per cui i giudici hanno già concesso gli arresti domiciliari al padre e in cella resta solo il figlio.

Del resto anche il loro avvocato ha ribadito che i suoi assistiti hanno promesso solennemente di non farlo più...

mercoledì 28 luglio 2010

Con la testa in europa ed il culo in africa

La Fiat dopo aver sbandierato Fabbrica Italia, "prilla" il culo e potenzia lo stabilimento appena acquistato in Serbia. Una sorpresa abbastanza relativa dal momento che se uno compra una fabbrica è facile che voglia farci della produzione, per cui questi ooooh ma che vergogna! Non ce lo aspettavamo di certo!”mi sembrano sinceramente delle uscite Ad Cazzum.

La cosa che davvero mi lascia strano è un'altra. Non c’è una sola azienda automobilistica straniera che investa in Italia. La Volkswagen produce in Germania e Spagna, la Ford in Inghilterra e Germania, la Toyota in Inghilterra e Spagna, la Smart in Francia.

Tutte queste realtà producono si nei paesi con manodopera più economica (come la Fiat in Polonia o Brasile) ma contestualmente fanno ancora il grosso nella parte più industrializzata d’Europa, Italia esclusa però.

E allora? Come è possibile?

la cosa più strana è che non se lo chiedano neppure quelli che si lamentano quando la FIAT porta via il lavoro (tipo i sindacati o quella mente fine di Calderoli). Non uno che dedichi un secondo della propria preziosa esistenza a riflettere su questa singolare anomalia.

Troppo impegnati a mantenere il proprio putrido status quo? Eh!! focherello...

martedì 27 luglio 2010

Sembra talco ma non è..

Hanno messo i sigilli ai due locali dei presunti VIP di Milano: l’Hollywood e il The Club, è bastato piazzare un paio di telecamerine nei cessi e hanno provato che oltre allo champagne e alla gnocca in quantità industriale giravano per i locali veri e propri fiumi di coca.

Nel video la choccante scena in cui una delle cubiste viene filmata mentre offre bamba ad un ingenuo avventore (forse un calciatore).

lunedì 26 luglio 2010

Rilancio d'immagine per l'Italia

Con i 18 morti di sabato nella calca della LOVE PARADE d’ora in poi con strage di Duisburg non ci si riferirà più al regolamento di conti di tre anni fa in cui furono giustiziati sei esponenti dell’ndrangheta calabrese residenti in Germania.

Oh beh, non tutto il male viene per nuocere” pare abbia commentato il sottosegretario con delega al turismo Michela Brambilla..

domenica 25 luglio 2010

Sogno di un pomeriggio di mezza estate

I Tunng sono inglesi e fanno folk. Ecco però.. fermi subito perché qua siamo lontani anni luce da Cat Stevens o i Kings of Convenience. La loro (apparente) leggerezza musicale è un contrasto costante e bellissimo con i testi spesso duri che definire "poco positivi" sarebbe un gran bell’eufemismo.

Io li ho scoperti con una cover dei Bloc Party, Pioneers che è incredibilmente più bella dell’originale e poi me ne sono innamorato con Bullets.

Ma oggi ho scelto Jenny again. Perché le domeniche d’estate per me sono anche così...