martedì 18 settembre 2012

In caso di fallout termonucleare

Non prendetela per una delle mie solite adorate stronzate perché si tratta di notizia vera-verissima.


La Svizzera, in virtù di una legge promulgata nel lontano 1977, è il paese più avanzato in caso di olocausto nucleare. In base alla legge suddetta, tutti sono tenuti a realizzare all’interno della propria abitazione (o nelle sue adiacenze) un bunker che garantisca la sopravvivenza per almeno 6 mesi!

I due amici svizzeri che me lo hanno raccontato ne parlavano come fosse la roba più normale del mondo. Insomma, nella patria di Guglielmo Tell han pensato a tutto. Tanto per capirci, per contenere i costi esistono bunker condominiali o, in alternativa ,se proprio un cittadino non fosse in grado di sostenere la spesa, con la modica cifra di 4000 Euro/anno è possibile assicurarsi un posto in un bunker comunale.

Stupiti perché in Italia non esistevano disposizioni simili i due ragazzi mi han chiesto allora come ci regolassimo noi a livello di prevenzione. Ho spiegato che qua si punta molto su un capillare network di chiesette, poste massimo a 1km da casa di ciascuno.

In caso di guerra termonucleare o semplice incidente avere un canale preferenziale con dio è un plus fondamentale...

3 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Assicuriamoci 'sto canale preferenziale , amico mio caro...
Certo che questi svizzeri , non finiscono mai di stupirci!!
Grazie infinite per la tua iscrizione...Magica giornata!

Ernest ha detto...

nel frattempo magari i bunker li riempono di fondi neri...

Giulia Mattei ha detto...

Sono qualche chilometro avanti, in Svizzera.